In uno scenario sempre più complesso come quello delle comunicazioni aziendali, sembra perfino troppo semplicistico affidarsi alle chat criptate per mettere al riparo informazioni sensibili dal cybercrime. Eppure, questo strumento riesce a proteggere in modo efficace, quando esiste una piattaforma di cybersecurity progettata con tecnologie innovative di ultima generazione.  

Si tratta di chat criptate che sono solo la punta dell’iceberg di un sistema più complesso ed è il motivo per cui conviene sempre affidare le comunicazioni aziendali a piattaforme di alto livello. 

Chat criptate: 4 tecnologie di difesa 

Parliamo di chat criptate supportate da una piattaforma progettata ad hoc per la comunicazione di business: un vero e proprio sistema da integrare in una strategia di cybersecurity, in grado di proteggere le informazioni scambiate da chi potrebbe usarle per arrecare un danno all’azienda. Un risultato ambizioso, ottenuto sfruttando una serie di tecnologie e best practice: la crittografia, innanzitutto, ma anche la verifica della presenza di eventuali trojan e l’anonimizzazione. Questo insieme di strumenti permette di proteggere l’azienda da hacker, virus e cybercrime, in 4 modi diversi. 

1. Protezione della privacy 

Queste chat criptate di ultima generazione, pensate per il business, garantiscono il più completo anonimato: non chiedono, cioè, alcuna informazione personale per essere utilizzate, nessun numero di telefono o indirizzo e-mail, nessuna registrazione. Inoltre, le chat criptate professionali funzionano in modo tale per cui i messaggi transitano in un canale direttamente tra il mittente ed il destinatario, senza nemmeno passare dal server. Il messaggio, quindi, rimane a disposizione dei soli interlocutori e nessun dato viene memorizzato. 

2. Protezione da attacchi man in the middle 

Le chat criptate, per natura, utilizzano complessi algoritmi crittografici che hanno lo scopo di proteggere ogni scambio di contenuti con una sorta di guscio matematico. Senza le apposite chiavi di decodifica – disponibili solo per i legittimi interlocutori – è computazionalmente impossibile venire a capo di una conversazione e di messaggi e contenuti scambiati. In gergo tecnico, dunque, le chat private proteggono gli utenti dai “man in the middle”. Si tratta di particolari tipi di attacco che cercano di intercettare il traffico di dati scambiati tra i partecipanti alla chat. Grazie alla crittografia end to end, i cyber attaccanti non riescono a decodificare le informazioni, di qualsiasi genere esse siano. Le chat criptate sono un porto sicuro dove le informazioni rimangono al loro posto. 

3. Concentrazione dei servizi 

È importante, inoltre, che le chat in senso stretto, benché utili e diffuse, non siano l’unico strumento di comunicazione protetta su un dispositivo digitale. Dovrebbero infatti essere disponibili altre modalità di comunicazioni sicure, come chiamate, video-chiamate, messaggi di testo e vocali, chat room e conference room, chat di gruppo e live streaming. 

 In questo modo, si evita di ricorrere ad altre soluzioni per integrare determinate funzioni, rimanendo protetti nel raggio d’azione della tecnologia difensiva del tool in uso. Così, qualsiasi scambio di informazioni viene “blindato”. 

Un modo per aumentare la sicurezza, semplificare il lavoro ed evitare, per esempio, che un collaboratore caschi nella tentazione di scaricare uno strumento malevolo. 

4. Protezione dai trojan 

Viste le tante informazioni strategiche scambiate con uno smartphone, ad esempio, all’interno delle chat criptate, non c’è da stupirsi se queste rappresentano un obiettivo di primaria importanza per software spia e trojan. È per questo che i migliori sistemi adottano tecnologie in grado di individuare il tentativo di compromissione di un malware all’interno di tutto il dispositivo. Una forma di protezione integrale che, in un colpo solo, difende le chat criptate da attacchi malevoli e intercettazioni. 

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