Uno degli aspetti principali del rapporto tra lo Studio legale e i propri clienti è la comunicazione: lo scambio di informazioni, non solo nel corso degli incontri presso la sede preposta, ma anche attraverso e-mail, SMS e telefonate, costituisce il fondamento del legame fiduciario professionale. Ai mezzi tradizionali di comunicazione si aggiungono, oggi, anche le app di messaggistica istantanea, che offrono moltissime funzionalità che semplificano il confronto tra professionista e cliente. 

Del resto, la diffusione delle chat come strumento di comunicazione anche all’interno di contesti professionali è in costante crescita, proprio per l’immediatezza di utilizzo che caratterizza queste soluzioni: non richiedono il possesso di alcuna competenza tecnica specifica per poter essere utilizzate, sono caratterizzate da interfacce intuitive ed estremamente user friendly, e sono comode sia in ufficio sia in mobilità. Con la pandemia da Covid-19, inoltre, e la necessità di lavorare in smart working, le app di messaggistica istantanea hanno rappresentato il mezzo più “naturale” per poter rimanere in contatto con clienti e colleghi, consentendo di mantenere un dialogo immediato dentro e fuori lo Studio. 

Tuttavia, questo fenomeno ha avuto un importante conseguenza in termini di sicurezza: si è assistito, infatti, a un incremento degli attacchi da parte di hacker che hanno saputo sfruttare a proprio vantaggio le debolezze e le vulnerabilità di questi strumenti

Chat anti intercettazioni: uno strumento essenziale a prova di hacker 

L’uso massivo di app di messaggistica istantanea come strumento di comunicazione anche all’interno di Studi legali e imprese fa sì che una parte sostanziale del patrimonio informativo e documentale sia esposto a rischi di intercettazione dolosa e accessi non autorizzati. 

L’intrusione di un hacker all’interno delle comunicazioni scambiate via chat può portare gli utenti a molteplici conseguenze, lesive sia in termini economici che reputazionali:  

  • esposizione a estorsioni di denaro attuate mediante il blocco dei sistemi, con conseguente richiesta di riscatto; 
  • esfiltrazione di informazioni, vendute poi all’interno di mercati a stampo criminale; 
  • attuazione di pratiche di spionaggio industriale volte a rivendere know-how e segreti industriali ai concorrenti delle aziende clienti dello studio;  
  • diffusione delle informazioni sensibili riguardanti personaggi pubblici, nel caso in cui gli stessi – o soggetti a essi strettamente legati – siano clienti dello Studio. 

A ciò si aggiunga l’elevato rischio connesso alla perdita di credibilità e all’erosione del rapporto fiduciario. 

Chat anti intercettazioni: Crypty come valore aggiunto 

Al fine di prevenire il rischio di intrusioni non autorizzate all’interno delle chat, Crypty fornisce agli Studi legali dei pacchetti dedicati di licenze che consentono di usufruire di tutte le funzioni più apprezzate delle app di messaggistica istantanea (chat asincrone, chiamate e videoconferenze, anche di gruppo) senza che vi sia una perdita di sicurezza delle conversazioni. 

Grazie alle funzionalità di Crypty, uniche sul mercato, il professionista potrà – senza che vi sia la necessità di implementare particolari risorse informatiche o erogare formazione specifica – garantire il massimo livello di sicurezza delle informazioni, nel rispetto del principio di riservatezza richiesto sia dalle leggi professionali, sia dalle norme in materia di segreti industriali e dati personali. 

Crypty vanta, più nel dettaglio: 

  • sistemi di crittografia end-to-end avanzati applicati alle chat, ai dati audio e alle conference room, che impediscono agli hacker di acquisire di intercettare il contenuto dei messaggi; 
  • indipendenza dal tipo di terminale, cosa che consente all’applicazione di essere estremamente versatile e passibile di uso promiscuo; 
  • immediatezza di utilizzo, in quanto le licenze possono essere distribuite con semplicità a dipendenti, clienti e collaboratori esterni senza l’applicazione di misure di sicurezza ulteriori sui terminali; 
  • Anonimizzazione degli account: non sono richieste informazioni sensibili legate all’identità dell’utente, quali ad esempio numero di telefono o indirizzo e-mail. 
  • Sistema per il rilevamento delle minacce e relativi alert, che impedisce agli hacker di compromettere l’integrità dell’impianto crittografico attraverso allegati malevoli o URL esterni, accedendo ai dati all’interno di Crypty; 
  • cancellazione remota dei dati in caso di smarrimento o furto del dispositivo; 
  • data-center sito in Svizzera, roccaforte normativa della privacy riconosciuta a livello internazionale. 
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