Intuitiva, veloce e facilissima da usare: la comunicazione via chat è oggi pratica diffusa anche sul lavoro, con il sempre più ampio ricorso a piattaforme di messaggistica istantanea tra manager e dipendenti. Preferiti ad altre soluzioni sia per la semplicità di utilizzo, sia per le molteplici funzionalità accessorie, questi strumenti sono diventati indispensabili anche all’interno delle aziende per comunicazioni urgenti e aggiornamenti costanti.  

La comunicazione mobile sembra, infatti, migliorare l’efficienza operativa tra colleghi: i tool moderni consentono agli utenti non soltanto di chattare fra loro, ma anche di avviare chiamate e videochiamate (singole e di gruppo), condividere la propria posizione, inviare foto e documenti. Tutto questo senza la necessità di installare componenti aggiuntivi e senza bisogno di essere dotati di particolari competenze informatiche. 

Tali funzionalità si rivelano estremamente utili per chi opera all’interno di un’azienda, soprattutto se integrate con i processi gestionali e operativi. A patto, però, che questa condivisione di informazioni avvenga in sicurezza. Non tutte le piattaforme di questo tipo sono, infatti, dotate di adeguati sistemi di protezione, che garantiscano la massima riservatezza delle comunicazioni professionali. 

Comunicazione mobile: i requisiti per le aziende 

Nella scelta fra le diverse soluzioni presenti sul mercato, le aziende dovrebbero perciò chiamare in causa i responsabili della sicurezza e dare prevalenza a piattaforme in grado di tutelare la privacy degli utenti, ispirate a rigorosi standard di sicurezza, in conformità con quanto previsto dalla normativa nazionale ed europea in materia di protezione dei dati personali. 

I medesimi requisiti potranno garantire la riservatezza anche di tutte quelle informazioni che, sebbene non personali, possono danneggiare le aziende clienti, in quanto protette dal segreto industriale. 

Tra le principali funzioni che uno strumento di questo tipo deve avere per poter essere utilizzato in un contesto professionale ci sono: 

  • l’implementazione di protocolli di crittografia end-to-end in ogni fase della comunicazione – alcune soluzioni, anche molto diffuse, infatti, applicano questa tipologia di crittografia al solo contenuto testuale delle chat, esponendo allegati e altri dati a soggetti non autorizzati; 
  • archiviazione non permanente dei messaggi – funzionalità di wipe e cancellazione da remoto che permettano, in caso di smarrimento del device o di sottrazione delle chiavi crittografiche di decodifica, di proteggere integrità e riservatezza del contenuto delle conversazioni; 
  • conservazione dei documenti sui terminali del mittente e del destinatario, sotto cifratura e senza copie in alcun server.  

Crypty, per la privacy a misura di azienda 

Non è detto, però, che sia necessario sacrificare la facilità d’uso per ottenere il necessario grado di sicurezza. Crypty mette insieme semplicità di utilizzo e il rigore tipico di una piattaforma di cybersecurity. Realizzata per venire incontro alle specifiche esigenze delle aziende, Crypty è un vero e proprio sistema di comunicazione sicura per il business. Adottando elevati standard di sicurezza, permette agli utenti di lavorare – e comunicare – con la massima tranquillità. 

La piattaforma, disponibile in versione mobile e desktop, applica sistemi di crittografia end-to-end sia ai messaggi, sia ai file audio e video di chiamate e videoconferenze. Il medesimo sistema di sicurezza è applicato anche a chat, chiamate e conferenze di gruppo, senza che ciò determini alcuna perdita in termini di qualità dei dati trasmessi o di velocità della chiamata. 

All’interno della piattaforma è possibile, poi, creare delle conference room crittografate, che assicurano funzionalità non solo di messaggistica, ma anche di condivisione di file, della posizione o dello schermo. La protezione offerta da Crypty non può essere aggirata mediante la violazione del dispositivo su cui è installata, perché i dati sono archiviati esclusivamente in formato crittografato, mai in chiaro e all’interno di un archivio specifico di Crypty, ben distinto dall’archivio di sistema del terminale.  

Il contenuto delle conversazioni non viene mai archiviato da Crypty sui propri server – al contrario di quanto avviene su altri strumenti di tipo consumer, che conservano alcuni dei dati in chiaro, spesso al fine di attuare finalità secondarie di profilazione, mettendo a rischio la riservatezza dell’utente finale. L’intera architettura di Crypty è decentralizzata: le chiamate e le conversazioni sono instradate direttamente tra gli interlocutori, senza condivisione di dati con un server centrale, che agisce semplicemente coordinando i collegamenti. 

Comunicazione mobile e privacy: due funzionalità chiave 

A garanzia della sicurezza delle comunicazioni e dei dispositivi su cui è installata, su Crypty è impossibile eludere la crittografia end-to-end, persino in presenza di malware che cerchino di accedere ai dati, sfruttando vulnerabilità del sistema operativo, di applicazioni o link malevoli. Crypty dispone, infatti, di un sistema di rilevazione trojan, capace di generare alert nel caso in cui siano rilevate attività sospette nel terminale usato dall’utente. Ciò permette di salvaguardare la privacy e l’integrità delle informazioni condivise tramite messaggi, chiamate e conference call, creando uno spazio inaccessibile ad attacchi esterni e perciò protetto.  

Progettata proprio per rendere sicuri gli scambi aziendali a ogni livello, Crypty si dimostra la piattaforma per la privacy delle comunicazioni più adatta alle aziende, che necessitano di misure di garanzia superiori rispetto a quelle offerte dai tradizionali tool di messaggistica usati per conversazioni private. Anche il business, in questo modo, può contare su uno strumento che garantisce semplicità e produttività nelle comunicazioni, senza rinunciare alla protezione totale delle informazioni e dei dati scambiati quotidianamente. 

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